L'appartamento ideale, se esiste, è quasi sempre quello della pianta felice, quello con una chiara divisione tra la zona notte e la zona giorno, quello con l'ingresso opportunamente posizionato al centro.
Come qui: l'accesso risulta essere un perfetto spartiacque, e riesce a ritmare anche le due parti che articolano il lungo soggiorno, la cucina-pranzo e il salotto. Niente più pareti davanti all’ingresso. Da li, si può accedere al living, a sinistra, uno spazio aperto e articolato dove trovano posto il salotto da un lato e la cucina-pranzo dall’altro. La cucina si trova seminascosta, discreta, su un lato breve del soggiorno, niente pareti e porte nella zona giorno, per esaltarla, dai colori-non-colori: miele, bianco, sabbia, a creare un'armonia cromatica che trasforma la “scatola” dei locali in uno spazio armonioso e avvolgente. Nella zona pranzo una parete-finestra consente alla bellissima luce di Guardiagrele, a 700 metri d'altezza di inondare l'appartamento, che si trova all'ultimo piano. Dove c’era un solo bagno, invece, ne sono stati ricavati due, uno finestrato e collegato alla camera padronale, l’altro, di servizio-ospiti con accesso dal corridoio. Ci sono giochi decorativi e contrasti tra parquet di rovere e maxi piastrelle di gres, utile a inventare “ tappeti” cromatici. |