Le nuove forme del vino
Si è messa in scena tra le vigne e la vecchia costruzione una creatura unica che si staglia tra le colline con “un occhio verso il mare”, modellandosi armoniosamente con il terreno che ha la capacità di dialogare con tutti i sensi - come il vino - attraverso i profumi ed i colori, rievocando gli odori della terra, gli aromi dei legni e dei vitigni.
Così si concretizza una idea che attraverso un semplice sistema costruttivo - le pareti portanti sono in cemento armato, con travi e pilastri in cemento armato - si accompagna a finiture essenziali: le superfici esterne, in mattoni, sono in parte intonacate e dipinte di bianco ed in parte rivestite di doghe in legno.
All’interno nelle zone di produzione, le pareti sono in cemento a vista ed i pavimenti in quarzo, le altre pareti e soffitti intonacate e dipinte.
Esternamente, sul fronte est, la scatola della degustazione si posa con naturalezza sul terreno avvicinandosi al prato con i due gradoni in acciaio corten.
La sua generosa vetrata che ritaglia una porzione di paesaggio, ha la volontà di esprimere il vivo rapporto tra interno ed esterno e lo stimolante dialogo tra natura ed artificio. La nuova realizzazione apre all’esterno, parzialmente, attraverso gli ambienti deputati alla ospitalità degli operatori del settore, quali la Sala di degustazione dei vini, l’ufficio e la zona destinata all’ingresso della cantina vera e propria, zona concepita come elemento di giunzione dei corpi distinti architettonicamente e funzionalmente.
La lettura dell’edificio si sviluppa attraverso un percorso, che dalla suggestione del territorio, si introduce nel magnetismo degli spazi interni, nel fascino delle bottaie interrate, con le barriques in legno di rovere e nella convivialità della sala di assaggio, accessoriata, ad accogliere eventi al fine di promuovere il prodotto e non solo. |